- Dimitry Rufolo -
Gli scritti che seguono sono estratti dalle mie pubblicazioni ed a volte anche inediti...li cambio a seconda dell'umore...tornate a trovarmi quindi...
ANIM(E)SOLE
ANIM(E)SOLE
Carta su asfalto
foglie nuove si alzano al vento.
Ora mostrano profili di donna
ora foto di false promesse
inchiostro
inchiostro e colori.
Al sole del bordo d'estate
macchine ferme nell'ombra ascoltano
la strada pure attende.
Solo il vento indaffarato
si agita a spostar pagine perdute.
Vento e polvere
corsa infinita
miglia percorse di terraferma
fino a scogliere
macchiate da spruzzi di mare
giù fino all'urto dell'onda infranta.
Al bordo stradale attende
il metallo e la gomma
all'interno sguardi fiochi
alternano foglie ai giornali.
Anime sole
calcinate e vinte
su di loro, vento
dentro loro, domande.
Risposte si perdono
tra stralci stampati in volo alternato.
La natura già vista
la strada già vista...
Le domande incalzano
le risposte attendono
pazienti
da tempo immemore,scritte
da tempo immemore,dimenticate.
NELLA NOTTE
Ti ho chiamato amore ancora
ed una lacrima stilla
perchè ogni cosa vista
ha il tuo sapore
Le lucciole viste con te
le stelle pure
ogni luce ha il colore
del tuo sguardo
ogni sguardo è il tuo
ogni abbraccio...
Mi hai detto salvami
ho lanciato una ciambella di pietra
forse che
il fondo del mare sia l'unica salvezza?
Io dal veliero in fiamme
ti guardo sparire nei flutti
e capitano codardo mi salvo
sulla scialuppa che attraversa la notte
blu mare profondo
sono morto nel cuore
e le luci
sono luci senza sguardi
addobbi senz'anima
mi parlano d'amore
defibrillando il cuore immobile
una scarica poi l'altra
solo una linea piatta si disegna
il fischio acuto segnala l'immobile
sono un finto vivo
sorridente e cordiale
un falso morto con l'orecchio teso
la nave avvampa nel nero
sono perduto
ho perso l'alfabeto del mio cuore
mi parlano d'amore
ma non capisco.
ULTIMI PENSIERI
MATTINATA TRISTE
E' lunedì
la verità una ciabatta
che non si infila mai al primo colpo
ho preferito camminare scalzo
piuttosto che insistere
fuori è freddo e piove
i miei piedi nudi sporchi di asfalto
mi riportano subito indietro.
Apro la porta e la ciabatta è lì
col sorriso di chi già sapeva
ho frugato tra i miei ricordi
per cercare una scusa per aver ragione
ma non l'ho trovata oggi.
Ho sbagliato...sì
ho sbagliato amore mio
ma questo cielo grigio è cosi opprimente
questa stanza così vuota d'amore
ed io cosi stanco...
Nella doccia rivoli neri
si arrotolano verso lo scarico
l'acqua così dolcemente calda
il sapone così profumato
e tu amore mio
così bella nei miei ricordi
Io cosi piccolo in questa stanza da bagno.
Fuori l'inverno taglia come un rasoio
recide i miei scudi d'estate
lasciandomi solo con me stesso.
Le ciabatte davanti alla porta
sono spaiate in modo impossibile
Anche oggi proverò
te lo giuro proverò
non è facile amor mio
non è mai facile.
- Gin Demon -
ed il demone prigioniero
nella campana di vetro
si dimena e lancia grida
che solo io posso sentire
ma finchè resta lì
non può far male a nessuno.
per guardare che la prigione
sia sicura
e fino ad oggi tiene...
perchè mai ha visto tanti sorrisi.
Il sonno notturno ringrazia
perchè mai ha visto sogni così puliti
per essere riuscito a vedere
questo giorno senza menzogne.
(da "il diario di Ombrallegra")
Informazioni personali
- dimitry rufolo è:
- autodidatta,operaio,poeta di strada,musicista girovago,musicista stanziale,spettatore,attore e uomo comune. Ha pubblicato tra il 2007 ed il 2008 la raccolta “Pensieri a banda larga” Ottenendo numerosi consensi di stampa specializzata e critica letteraria. E' stato segnalato nel premio nazionale di poesia “città di Castorano”ed.2007 ed inserito nella raccolta “scrivere per la musica” Nel 2009 è medaglia d'argento al concorso internazionale di poesia “Jacques Prevert. Tra dicembre e gennaio 2009/10 esce la seconda raccolta:”Il diario di Ombrallegra”(Zona editrice).Attualmente effettua readings e perfomance poetiche ad ampio raggio nel circuito nazionale E' nato a Parma il 22 luglio 1967. Risiede sullo stesso vostro pianeta, probabilmente non lontano da voi.
- Pensierino -
il vestito buono dell'insicurezza.
L'umiltà è
la tuta da lavoro della consapevolezza.
(Dimitry Rufolo & Marco Boni)